Benvenuti a tutti nel nuovo articolo dell'Eco del Tolero (clicca qui per visitare la pagina Facebook) che
tratta dei Rioni di Roma.
Prima di iniziare ci tenevo a ringraziare tutte quelle persone che mi stanno
facendo compagnia in questo percorso, grazie davvero.
Oggi tratteremo del Rione di Colonna, qui sotto riportato il suo stemma.

La definizione del nome di questo Rione è accostata
al nome della Colonna Antonina, ovvero la Colonna di Marco Aurelio (180 circa)
e che era compreso nel Campo Marzio classico.
Prima di immergerci completamente in questo Rione, vorrei citare l'Ara Pacis,
costruita da Augusto (e oggi spostata presso il Mausoleo di Augusto, appunto) e
appartiene al Sistema Musei di Roma Capitale: si tratta per la precisione di un
altare alla Pace costruito nel 9 a.C. e inaugurato il 30 gennaio.
Negli anni Novanta le sue condizioni risultavano abbastanza preoccupanti tanto
che divenne inaccessibile al pubblico per un lungo periodo.
Questo monumento ad oggi non solo può essere visitato, ma può considerarsi come
una delle testimonianze più importanti pervenuteci dall'arte augustea,
simboleggiando così la pace e la prosperità grazie alla nascita della Pax
Romana.

Bene, tornando a parlare del Rione di Colonna,
anche questa volta, come già successo in uno dei Rioni precedenti, durante il
Medioevo tutto il territorio venne suddiviso in due parti ben distinte tra di
loro:
-la parte alta: verso Piazza Barberini che venne poi abbandonata in buona
parte;
-la parte bassa: verso l'attuale Via del Corso (al tempo Via Lata)
ma, intorno al Cinquecento, i Papi riorganizzarono la zona del Tridente
assicurando così un rilevante sviluppo della zona circostante.
Mentre, con l'Unità d'Italia, tale zona venne trasformata sia
"fisicamente" che sotto l'aspetto sociologico.
Fa parte di questo Rione e ha anche un grande rilievo il Pincio, conosciuto
anche come Colle degli Orti, si tratta di un parco storico che si trova a pochi
passi dalla famosa Piazza del Popolo e Villa Borghese.
Ha le sue origini nell'età repubblicana, quando le nobili famiglie avevano la
briga di costruire i loro giardini privati su di esso (Pincio sta per Pincii,
antica famiglia nobile).
Ma secondo voi si tratta di un semplice parco?
Certo che no, come al solito ci piace essere riconosciuti in ogni dettaglio.
All'interno dell'intero parco vi sono più di 200 statue di busti di personaggi
illustri italiani, la casina Valadier (oggi caffetteria), l'idrocronometro di
padre Embriaco (strano orologio che misura il tempo grazie al passaggio
dell'acqua, l'obelisco di Antinoo, la mostra dell'Acqua Vergine e, infine ma
non meno importante, la fontana secca.
Ma non dimentichiamoci del piazzale Napoleone I, ovvero una grande terrazza da
cui si ammira in tutta la sua bellezza il panorama che va da San Pietro al
Gianicolo, dai palazzi della zona Eur a Monte Mario.

Prima di concludere anche questo articolo, volevo
parlarvi di una delle scalinate/piazze più conosciute di tutto il mondo: Piazza di Spagna.
Sulla sommità della scalinata si trova Trinità dei Monti, fondata nel 1495
mentre al centro della piazza troviamo una fontana denominata la
"Barcaccia", ovviamente opera del Bernini, padre di Gian Lorenzo.
La piazza ha una caratteristica ben precisa, ha una forma che possiamo definire
a "farfalla", con le ali triangolari che si incrociano ai vertici.
Sull'ala a nord-est (la più ampia) emerge la scalinata mentre a sud-est (la
minore) troviamo il Palazzo di Spagna.

Come nella scorsa volta, per gli amanti del cinema, volevo citare uno
degli attori, dei volti più importanti del cinema italiano/romano.
In questo Rione si trova la Galleria Alberto Sordi (un tempo chiamata Galleria
Colonna) e si tratta di un edificio situato in Piazza Colonna, inaugurato il 20
ottobre 1922.
Concludendo questo argomento, possiamo dire che ad oggi questo Rione ha perso
(forse non del tutto) la sua identità; si trova in zone con un'alta percentuale
di turisti che si aggirano per negozi legati, per l'appunto, altamente al
turismo.
E voi? Cosa ne pensate di questa cosa?
Anche questo articolo è giunto alla fine e, come al solito, spero che sia stato
di vostro gradimento.
Al prossimo articolo e buona giornata a tutti!
-Serena Waldorf
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